"IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE"

L’acqua che utilizziamo quotidianamente nelle nostre case o nei nostri luoghi di lavoro, è veramente come la desideriamo?

Ai nostri giorni, la fornitura di acqua per uso domestico e lavorativo, rappresenta un problema sempre più grande per le Aziende che erogano questo bene così prezioso. Reperire nuove fonti di approvvigionamento per soddisfare il continuo aumento della richiesta, costringe spesso ad utilizzare sorgenti che hanno un prodotto di qualità ottimale. Pertanto,non è raro il caso in cui ci sentiamo insoddisfatti dell’acqua che esce dai rubinetti.Ecco allora che la soluzione più immediata per migliorare la qualità del prezioso liquido è quella di rivolgersi a tecnici del settore per installare attrezzature idonee al “Trattamento delle acque”.

Prima di andare a vedere nei dettagli quali sono i problemi più diffusi e,quindi alcune soluzioni , può essere utile sapere cosa dicono le Leggi e le Normative più specifiche in merito all’argomento.

 

(Estraiamo i punti che ci interessano)
· ART.1 – APPLICAZIONE : IMPIANTI PER EDIFICI AD USO CIVILE
1-Sono soggetti all’applicazione della presente legge i seguenti impianti relativi agli edifici adibiti ad
uso civile:
….C- Impianti di riscaldamento e climatizzazione
D- Impianti idrosanitari,di trasporto,trattamento,uso,accumulo e consumo di acqua all’interno degli
Edifici a partire dal punto di consegna dell’acqua fornita dall’Ente Distributore.
…..
· ART.7 – INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI
1- Le imprese installatrici devono eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando materiali e componenti costruiti a regola d’arte
2- Secondo Norme UNI e CEI
3- Tutti gli impianti devono essere adeguati entro tre anni dalla data di pubblicazione. La data limite
È il 13/03/93 (prorogata poi al 31/12/1999)

La Normativa a cui fa riferimento la Legge 46/90 è la UNI 8065 che cita i seguenti requisiti:
  · ART. 6.1- IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA CALDA
…..6.1.3 Caratteristiche dell’acqua di riempimento e rabbocco
Aspetto = limpido
Durezza totale = minore di 15°fr.
· ART. 6.4 –IMP.DI PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
….6.4.3 caratteristiche dell’acqua di alimento:
Aspetto= limpido
Durezza = a) fino a 25°fr. Si possono impiegare sia l’addolcimento che il condizionamento chimico di
stabilizzazione e/o anticorrosivo.
b) Oltre i 25° fr .di durezza temporanea è obbligatorio l’addolcimento.
c) Ove necessario l’addolcimento sarà integrato da condiz.chimico e/o anticorrosivo.

Se analizziamo queste Normative e le colleghiamo con le nostre osservazioni quotidiane dei danneggiamenti che il calcare produce sulle nostre caldaie,lavastoviglie,pentole,rubinetterie e molto altro ancora, ci rendiamo immediatamente conto della necessità di ricorrere ad apparecchiature idonee per l’eliminazione di questi inconvenienti.
In considerazione del fatto che i danni maggiori sono provocati dal calcare, la nostra pluriennale esperienza in materia, ci ha permesso di individuare quali sono i dispositivi più idonei al trattamento di questo problema. Noi installiamo prevalentemente gli addolcitori (ove possibile) e i dosatori di polifosfati
Ma vediamo di fornire qualche indicazione in più su queste apparecchiature.

   
 

Sono apparecchi formati da un contenitore di resine alimentari che hanno la funzione di trattenere i sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua. Il suo passaggio nelle resine e la successiva rigenerazione sono regolati da un gruppo di controllo (che può essere dotato di più funzioni diverse); abbiamo inoltre un contenitore di sale (normalissimo cloruro di sodio!) che entra periodicamente in funzione per rigenerare le resine sature .
L’efficacia di queste apparecchiature è ormai appurata da anni di utilizzazione e, sinceramente , abbiamo riscontrato che i risultati migliori sono stati ottenuti proprio con questo tipo di trattamento.
I vantaggi che si ottengono dal loro utilizzo sono, principalmente , la possibilità di avere una impostazione personalizzata del trattamento. Ovvero possiamo impostare a nostro piacimento, la durata e la frequenza della rigenerazione delle resine, la durezza finale dell’acqua trattata, la sterilizzazione del fluido all’uscita ecc.
Ovviamente , per l’installazione ed utilizzo degli addolcitori, dobbiamo affrontare anche qualche aspetto meno positivo. Infatti queste apparecchiature sono spesso ingombranti e non tutti i locali hanno spazi sufficienti per accoglierli! Inoltre , per la rigenerazione delle resine vengono utilizzate delle quantità di acqua salata che deve essere poi smaltita rendendo necessario il collegamento all’impianto di scarico fognario.Resta poi da considerare la necessità di approvvigionare periodicamente l’apparecchio di sale (che viene venduto in sacchi da 5,10 e 25 kg !!).
A fronte di questi piccoli inconvenienti, c’è però il dato di fatto che tutti coloro che utilizzano un addolcitore, difficilmente riescono a farne a meno!!!
   
Un’alternativa valida alle apparecchiature sopra descritte può essere rappresentata dai dosatori di polifosfati. Il concetto del loro funzionamento è piuttosto semplice: il dosaggio nell’acqua di questi sali,mantiene solubili gli elementi che non vanno a depositarsi sulle superfici metalliche dei nostri apparecchi impedendo di fatto l’incrostazione e l’otturazione di elettrodomestici,rubinetti ecc.E’ importante rilevare che la fornitura di polifosfati non altera le caratteristiche di potabilità dell’acqua.Rileviamo inoltre che lo spazio occupato da questo tipo di strumenti, è minimo evidenziando la versatilità del loro utilizzo.
   
Tutte le migliori Aziende che producono impianti di trattamento acque , hanno in catalogo anche altri tipi di apparecchi che funzionano secondo altri principi chimico-fisici. Sinceramente , nel corso degli anni, le esperienze fatte ci hanno spinto a privilegiare le due soluzioni che proponiamo in questa pagina ottenendo buoni risultati anche nei casi più difficili.

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